Chiesa di San Nicolao
Quello che oggi è conosciuto come il complesso del Santuario Arcivescovile della Beata Vergine dei Miracoli, sappiamo che anticamente corrispondeva ad una struttura di dimensioni più modeste, dedicata a San Nicola già dalla metà del XIII secolo.
Il primitivo oratorio venne ricostruito completamente attorno alla metà del Quattrocento in stile rinascimentale, venendo completato con un'ambiziosa cupola a tamburo ottagonale che rimane sino ai nostri giorni. Lo stile della facciata era ancora di ispirazione romanica e fu su questa stessa facciata che Gregorio Zavattari affrescò una "Madonna con Bambino" nel 1475, opera di notevole rilievo, riconducibile stilisticamente a quei modelli di madonne della pittura toscana che hanno ravvicinato questo pittore alla scuola del senese Simone Martini.
La chiesa si sa che era posta in periferia del paese e più precisamente si trovava appena fuori le mura fortificate della città di Corbetta, in un'area circondata da boschi, e disponeva di un sagrato sterrato.
Nel 1556, ad appena un anno dal miracolo, si decise anche di ampliare la già esistente struttura in modo da accogliere più correttamente le funzioni ed il numero di fedeli sempre crescente che andava presentandosi a Corbetta. Altri ampliamenti si susseguirono tra Settecento e Ottocento in corrispondenza alla crescita d'importanza del luogo di culto che si arricchì anche di sei cappelle laterali con opere di pittori di rilievo quali Luigi Pellegrini Scaramuccia detto il Perugino, Giovanni Stefano Danedi detto il Montalto, Melchiorre Gherardini detto il Ceranino.