Alfredo Ildefonso Schuster

Il sapiente pastore della Seconda Guerra Mondiale che benedì il Museo

Il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster
Il cardinale Alfredo Ildefonso Schuster

Alfredo Ildefonso Schuster (1880-1954), arcivescovo milanese e cardinale nel difficile periodo della seconda guerra mondiale, fu uno degli altri prelati della curia milanese che più di ogni altro si interessarono al Santuario di Corbetta ed alla crescita del suo museo.

 

Fu infatti sotto il suo speciale patronato che nel 1938, in occasione del quarto centenario della nascita di San Carlo, venne aperto al pubblico il complesso delle "Camere di San Carlo" che egli stesso venne a visitare, non mancando di elargire munifici doni in suppellettili ed opere d'arte che rinsaldarono ancora di più il privilegiato legame che tradizionalmente si è instaurato tra l'arcivescovato milanese ed il nostro santuario. Di quei giorni restano molte fotografie, impressioni e commenti che lo stesso Schuster riporta nei suoi diari, simbolo dell'amore che egli provava per questo suo popolo dal quale era profondamente ricambiato. D'animo pio e generoso, in quell'anno si stava portano a piedi da Milano a Torino per assistere all'eposizione pubblica della Sacra Sindone ripercorrendo il medesimo tragitto compiuto sul finire del Cinquecento da san Carlo Borromeo e quindi volle rendere omaggio a tutte le tappe compiute dal suo santo predecessore.

 

Fu lui che si interessò in seguito perché papa Pio XII riconoscesse alla Madonna di Corbetta il ruolo di patrona di zona, ma la morte lo colse l'anno prima della gloriosa incoronazione che (caso che ha del miracoloso) avvenne per mano del suo augusto successore alla cattedra milanese, Giovanni Battista Montini che sarà poi chiamato al ruolo di pontefice di Santa Romana Chiesa col nome di Paolo VI.