Giovanni Milani
La sistemazione negli anni '30
Don Giovanni Milani giunse alla guida del santuario la prima domenica di ottobre del 1930, all'età di 37 anni.
Dopo appena due anni di sacerdozio in Corbetta, il vulcanico don Milani intraprese dei lavori per l'ampliamento della canonica e del nuovo chiostro eseguiti su progetto dell'ingegnere Manlio Berté e poi conclusisi nel 1935. In questa nuova fase il museo propriamente detto conobbe una sede più consona in nuovi locali più ariosi.
Nel 1938, inoltre, il nobile Gottardo Frisiani decise di donare a don Milani l'arredo della stanza ove soggiornò san Carlo Borromeo quando fu ospite dell'illustre casato locale. La camera fu riallestita dunque in un grande locale del piano nobile della canonica ed esposta al pubblico per la prima volta durante le feste del Perdono del 1938, in occasione tra l'altro del IV centenario della nascita di san Carlo. In quello stesso anno la camera fu visitata dal cardinale Schuster che fece tappa a Corbetta in occasione del suo viaggio verso Torino per l'esposizione solenne della Sacra Sindone.
Don Milani riuscì inoltre a far incoronare solennemente nel 1955 l'immagine della Madonna di Corbetta da parte dell'allora arcivescovo Giovanni Battista Montini (poi papa col nome di Paolo VI) oltre ad avviare i lavori di restauro della chiesa che restituirono gli originari affreschi rinascimentali sotto delle ridipitture barocche.