Il Santuario
Storia
La storia e l'evoluzione artistica del santuario della Madonna dei Miracoli, il più importante edificio di culto corbettese, sono legate indissolubilmente all'apparizione miracolosa del 17 aprile 1555. In quel giorno infatti, primo giovedì dopo la Pasqua di Risurrezione, nella piazzetta antistante la piccola chiesa di San Nicolao (oggi parte inferiore del Santuario) tre fanciulli, Cesare Dello Stampino, Antonio Della Torre ed il fratello di quest'ultimo Giovanni Angelo (detto Navello), sordomuto dalla nascita, giocavano alle bocce sotto il ritratto della Madonna con il Bambino affrescato sulla facciata della chiesa. All'improvviso il piccolo Giovanni, riacquistando udito e parola, indicava ai compagni la celeste visione del Bambino che, staccatosi dal dipinto, discese tra loro per unirsi al gioco. La Madonna scese per riprendersi il Pargoletto e tornò al dipinto.
L'immagine miracolosa si trova oggi nel santuario superiore, eccellentissimo esempio di barocco lombardo, racchiuso in una teca di cristallo, ancora sulla parete originaria dove fu dipinto da Gregorio Zavattari nel 1475. Ad esso è legata la Confraternita del SS. Rosario, che ha sede presso il Santuario.
Nel 1824, ad opera del Rettore Francesco Porroni, vi venne installato uno splendido Organo Prestinari, restaurato tra il 1874 ed il 1875 da Giuseppe Prestinari, secondo i suggerimenti del noto organista Giuseppe Della Valle. L'organo venne rimosso durante i restauri della chiesa negli anni '50 del XX secolo.
Dal 1913 il santuario è stato riconosciuto "Edificio d'interesse monumentale nazionale". Subito dopo i già citati lavori di restauro avvenuti tra il 1948 e il 1955, durante i quali sono state riportate alla luce antiche decorazioni e affreschi del cinquecento, venne riproposta l'idea di dedicare il santuario al culto di Dio e della Vergine, avanzata precedentemente dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster ma temporaneamente messa in attesa in seguito al decesso di quest'ultimo nel 1954] Quando venne nominato il nuovo arcivescovo di Milano si ripresero le preparazioni e finalmente il 17 aprile 1955, nel IV centenario del primo miracolo, Giovanni Battista Montini incoronò l'immagine della Madonna proclamandola "Beata Vergine dei miracoli venerata nel Santuario di Corbetta, Patrona della zona".
Il "Perdono" di Corbetta
La tradizione vuole che il giorno in cui accadde il miracolo che fece iniziare la costruzione del nuovo santuario mariano a Corbetta, fosse il giovedì dopo Pasqua e questa data rimase legata alla celebrazione della festività della Madonna di Corbetta.
Fu Papa Pio IV che, su intercessione del nipote arcivescovo di Milano, San Carlo Borromeo, con la bolla "Unigeniti Filii Dei" del 31 agosto 1562 concesse l'indulgenza plenaria straordinaria in forma giubilare a tutti quei fedeli che, ben disposti spiritualmente, si fossero legati a visitare l'immagine sacra conservata a Corbetta. Questo privilegio esclusivo, ovviamente, non fece altro che aumentare il numero di fedeli che accorrevano verso il tempio sacro, catalizzando la popolazione del milanese e del novarese.
Sarà poi lo stesso Carlo Borromeo a rinnovare la sua devozione alla Madonna corbettese, fermandosi qui in preghiera durante il suo pellegrinaggio a Torino in visita alla Sindone e in altre visite pastorali che egli fece alla Pieve di Corbetta.