San Carlo Borromeo
Il Santo cardinale milanese che fondò il Santuario di Corbetta
San Carlo Borromeo (1538-1584), noto al grande pubblico per la sua opera i salvifica azione nell'arcidiocesi di Milano di fine Cinquecento, fu tra i personaggi più significativi che contraddistinsero la storia di Corbetta e che con le loro opere ne condizionarono più d'ogni altri la fama e la ricchezza.
Durante l'episcopato milanese di Carlo Borromeo, nel 1555, avvenne a Corbetta l'evento miracoloso che stabilì la nascita del santuario locale e da allora l'interessamento del cardinale per il borgo fu fondamentale per la crescita delle sue opere presso la nostra cittadina. Il santo arcivescovo venne per ben tre volte in visita pastorale a Corbetta: nel 1570 per la sua prima visita pastorale dopo la sua nomina ad arcivescovo, nel 1576 quando visitò il Lazzaretto di Corbetta durante la peste e nel 1578, mentre si stava recando a piedi a Torino per assistere alla solenne esposizione della Sindone e fece tappa come suo solito presso il Palazzo Frisiani che si preoccupò di ospitare il santo nella camera oggi ospitata presso il nostro museo.
Fu lo stesso Carlo Borromeo a porre sotto la tutela della curia milanese il Santuario di Corbetta e pertanto, dopo la sua canonizzazione nel 1610, gli venne costruita una cappella all'interno del santuario inferiore (oggi dedicata a San Giuseppe, di cui però rimane una vetrata raffigurante un busto di San Carlo Borromeo). A Corbetta san Carlo lasciò moltissime tracce del suo passaggio anche negli scritti, autografando il chronicon ed alcuni documenti d'epoca, oltre a donare una propria berretta cardinalizia.